Tremendo episodio con protagonista in negativo un chirurgo. L’uomo ha violentato una paziente sotto anestesia ed è stato scoperto.
Dopo quanto accaduto in Italia con un infermiere che seviziava e abusava la compagna grazie anche a dei medicinali portavi via dal posto di lavoro, ecco un’altra orribile storia legata ad un chirurgo plastico che ha violentato una sua paziente mentre era sotto anestesia. I fatti sono accaduti in Spagna, a Murcia, e tutto è venuto a galla dopo un filmato.
Violenta una paziente anestetizzata: i fatti
Avrebbe aggredito sessualmente una paziente il 4 dicembre scorso, all’interno dell’ospedale privato IMED Virgen de la Fuensanta, a Murcia. Questa la storia e l’accusa ai danni di un chirurgo che prima di operare la donna in questione l’avrebbe violentata mentre lei era sotto l’effetto dell’anestesia e quindi incapace di difendersi.
A far emergere il tutto sarebbero state due assistenti del dottore. Le professioniste avrebbero notato nel medico un “comportamento anomalo”, osservando movimenti incompatibili con un normale atto clinico. Da qui hanno filmato con il telefono e hanno informato la direzione della struttura medica oltre che aver informazio la Polizia.
La denuncia e le conseguenze per il medico
Da quanto si apprende, il dottore, esterno alla struttura ospedaliere dove si sarebbe verificato il tutto, sarebbe già stato arrestato ad Alicante, dove esercita. La vittima, infatti, ha formalizzato la denuncia dopo essere stata informata di quanto le sarebbe accaduto durante l’intervento, del quale non aveva alcun ricordo.
Il medico è comparso davanti all’autorità giudiziaria e il Tribunale Superiore di Giustizia della Regione di Murcia ha confermato il suo ingresso in carcere in via preventiva. Al momento non esistono altri dettagli della terribile vicenda. Dall’ospedale dove è avvenuto l’episodio sono emerse alcune dichiarazioni ufficiali in merito. In particolare la direzione ha voluto esprimere “totale sostegno alle professioniste che hanno individuato questo comportamento criminale” e ha assicurato che il centro “mantiene una collaborazione assoluta con le autorità e con la giustizia per l’accertamento dei fatti”.
